Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00041
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Atto n. 3-00041
Pubblicato il 16 novembre 2022, nella seduta n. 8
BIZZOTTO, BERGESIO, CANTALAMESSA, ROMEO, CENTINAIO - Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. -
Premesso che:
negli ultimi anni sono aumentati in maniera esponenziale gli investimenti in alimenti sintetici, come latte e carne, da parte delle multinazionali del cibo, le quali hanno come obiettivo quello di scardinare il modello di una sana ed equilibrata dieta alimentare, basata sui principi della dieta mediterranea che privilegia il consumo di cibi naturali e stagionali, espressione della cultura e delle tradizioni dei territori locali;
in base ai dati forniti dalla stessa Commissione europea, dal 2014 ad oggi, diverse aziende che operano nel campo della produzione di carne e di latte sintetici hanno ottenuto finanziamenti dell'Unione europea per la ricerca e l'innovazione per lo sviluppo di tecniche di produzione artificiali di tali alimenti;
la start up "Remilk" ha recentemente annunciato di aver raccolto 120 milioni di dollari di capitale di investimento necessari ad aprire in Danimarca la più grande struttura al mondo per la produzione in larga scala di latte ottenuto da fermentazione di precisione, senza il ricorso ad animali;
da più parti sono stati denunciati, anche attraverso la promozione di petizioni, i rischi per la salute e l'ambiente legati alla diffusione del cibo sintetico, frutto di modelli produttivi omologanti assolutamente distanti dalle specificità territoriali locali, che sono alla base di un sistema alimentare che si fonda sulla storia, sul rispetto della terra, sulla tutela del territorio e del lavoro, che rendono unici i prodotti agroalimentari italiani;
il consumatore è ignaro del fatto che la maggior parte di cibi di origine non animale sia prodotta in laboratorio e pur risultando questi molto simili ai prodotti naturali, riproducendone alcune caratteristiche organolettiche, non hanno nulla a che vedere con loro, ed anzi rischiano di arrecare seri danni alla salute, inficiando la qualità e genuinità stessa dell'agroalimentare "made in Italy";
l'impatto cha la produzione di cibi sintetici avrebbe sul sistema degli allevamenti italiani, che è tra i più sicuri e sostenibili a livello mondiale, e più in generale sull'agroalimentare italiano sarebbe devastante, tenuto conto che il sistema, dall'agricoltura alla ristorazione, vale oltre 500 miliardi di euro;
in Italia sono presenti 26.000 stalle da latte, che producono 12 milioni di tonnellate di latte per un valore di oltre 16 miliardi di euro ed impiegano circa 100.000 addetti. Oggi è a rischio di chiusura una stalla su 10, con ricadute importanti sul complesso sistema che caratterizza la struttura gli allevamenti tradizionali,
si chiede di sapere quali siano le azioni che il Ministro in indirizzo intende adottare da subito in tutte le sedi opportune affinché venga accolta a livello europeo una posizione che coincida con la necessità di tutelare le produzioni e le denominazioni, rendendo possibile per queste l'impiego ai soli prodotti di origine animale.