Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00250

Atto n. 3-00250

Pubblicato il 28 febbraio 2023, nella seduta n. 43

LA MARCA, BORGHI Enrico, DELRIO, CAMUSSO, FINA, GIACOBBE, LOSACCO, MARTELLA, RANDO, VERDUCCI, ZAMBITO, COTTARELLI, FURLAN, NICITA, ROJC - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, del lavoro e delle politiche sociali e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

l'Italia, in passato, ha fatto ricorso allo strumento delle convenzioni bilaterali di sicurezza sociale per dare un quadro di certezza normativa alle questioni di natura previdenziale e assistenziale, oltre a quelle di carattere tributario, a beneficio dei lavoratori che si spostavano in altri Stati per periodi di permanenza temporanei o definitivi;

la finalità degli accordi di sicurezza sociale è quella di: garantire la parità di trattamento di lavoratori e pensionati che si spostano, spesso permanentemente, dall'uno all'altro Paese contraente; la totalizzazione dei periodi contributivi; l'esportabilità e il mantenimento delle prestazioni previdenziali di cui sono o saranno eventualmente titolari;

la stipula di tali accordi bilaterali di sicurezza sociale consente quindi ai lavoratori italiani emigrati e ai lavoratori stranieri immigrati in Italia, i quali, per varie ragioni, al compimento dell'età pensionabile non sono in grado di maturare un diritto previdenziale autonomo nel loro Paese d'origine, per insufficienza contributiva, di attivare il meccanismo della totalizzazione dei contributi versati nei Paesi contraenti, ai fini del perfezionamento del diritto a un pro-rata (quota parte di pensione) e quindi di utilizzare proficuamente contributi che altrimenti rimarrebbero inutilizzati;

il sistema di tutela previdenziale in regime internazionale descritto, costruito nel corso degli anni dall'Italia non è purtroppo completo, poiché numerosi Paesi di emigrazione italiana sono rimasti esclusi;

tra i Paesi esclusi vi è il Messico, con il quale l'Italia ha sviluppato nel tempo importanti relazioni e dove risiedono attualmente oltre 21.000 cittadini italiani iscritti all'AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero) e un numero elevato di cittadini non ancora iscritti, tra i quali molti giovani recentemente emigrati dall'Italia. Sono altresì residenti in Italia, con regolare permesso di soggiorno, quasi 6.000 cittadini messicani e migliaia di ex emigrati italiani in Messico rientrati nel territorio della nostra Repubblica;

la consistenza della presenza di cittadini italiani in Messico e di cittadini messicani in Italia privi di tutela previdenziale in convenzione, impone, se lo si ritiene un dovere di un Paese civile, la stipula di convenzioni bilaterali di sicurezza sociale, che tutelino adeguatamente questi lavoratori nell'ambito socio-previdenziale, anche per evitare che i lavoratori immigrati in Italia rappresentino un onere per il nostro Stato, richiedendo all'INPS, al compimento dell'età prevista, l'erogazione dell'assegno sociale che dovrà essere concesso in mancanza di una prestazione erogata dal Paese di provenienza;

i benefici che deriverebbero dalla vigenza di tali accordi internazionali di sicurezza sociale sarebbero fruiti non solo dai lavoratori interessati, ma anche dalle imprese italiane che sono interessate ad evitare la doppia contribuzione (in Italia e all'estero) al fine di migliorare la propria competitività sul piano internazionale rispetto alle imprese di altri Paesi, che invece beneficiano di analoghe convenzioni;

si ricorda che le relazioni tra Italia e Messico sono solide, risultando il nostro Paese il 13° fornitore del Messico e il secondo socio commerciale europeo, dopo la Germania. Nel 2021 le esportazioni italiane in Messico sono state pari a 6,109 mld di dollari, con un incremento del 26,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020. Negli ultimi anni grandi gruppi industriali nazionali e imprese di medie dimensioni hanno incrementato l'interesse verso il Messico e hanno realizzato importanti progetti (tra le altre, ENEL Green Power, ENEL X, Ferrero, Pirelli, Stellantis, Brembo, Saipem, Bonatti, Brembo e Diasorin);

in materia di sicurezza sociale e di doppie imposizioni, sono in vigore fra il nostro Paese e il Messico, un accordo del 1977 sulla trasferibilità delle pensioni, ed è stata siglata l'8 luglio 1991 un'intesa per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e prevenire le evasioni fiscali, il cui Protocollo di modifica è entrato in vigore il 16 aprile 2015;

già nel 2016 il primo firmatario del presente atto aveva presentato alla Camera dei deputati analogo atto di sindacato ispettivo, rivolto ai medesimi ministeri, per chiedere «quali iniziative urgenti si intendessero adottare per completare il quadro di tutela previdenziale in regime internazionale con la stipula di una convenzione di sicurezza sociale con il Messico dove vive una vasta e importante comunità di cittadini italiani di vecchia e nuova emigrazione e da dove sono immigrati in Italia migliaia di lavoratori locali»;

in data 30 marzo 2016 il Sottosegretario di Stato pro tempore al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova, aveva risposto che «pur nella consapevolezza degli indubbi benefici che scaturirebbero per le nostre imprese e per i lavoratori italiani operanti in Messico dall'eventuale stipula di un Accordo di sicurezza sociale, gli attuali stringenti vincoli di bilancio impediscono al momento - a causa dei relativi oneri per la finanza pubblica - l'avvio di nuove trattative in vista della sottoscrizione di un'intesa in materia con il Messico»,

si chiede di sapere:

quale sia la politica del Governo in relazione alla tutela dei diritti previdenziali dei lavoratori italiani emigrati in Messico e dei lavoratori di tale Paese immigrati in Italia titolari di regolare permesso o carta di soggiorno;

quali iniziative si intenda intraprendere per completare il quadro di tutela previdenziale in regime internazionale mediante la stipula di una convenzione di sicurezza sociale con il Messico, dove vive una vasta e importante comunità di cittadini italiani di vecchia e nuova emigrazione e da dove sono immigrati in Italia migliaia di lavoratori locali;

se il Governo non ritenga opportuno inserire la stipula di una convenzione di sicurezza sociale con il Messico tra i punti in discussione nella VI Commissione binazionale Italia - Stati Uniti Messicani, che si celebrerà nel 2023 a Città del Messico.